Da cosa deriva il nome “Moscato”?
Il suo nome deriva da muscum (muschio) a causa del profumo intenso e del suo dolce aroma. Il suo nome parrebbe derivare infatti dal fatto che, sia l’uva che il vino da essa prodotto, avrebbero l’aroma di muschio o di noce moscata.
Il Moscato è uno spumante?
Il Moscato d’Asti non è uno spumante poichè non subisce la tipica presa di spuma, è talvolta caratterizzato da una lieve frizzantezza naturale, in quel caso si dice che è “vivace”.
Cosa abbinare al Moscato?
Gli abbinamenti classici sono i dolci, e il primo su tutti è con il panettone. Il Moscato, tuttavia, permette anche abbinamenti originali. Un abbinamento insolito ma veramente azzeccato è quello con la tempura, come la salvia in pastella o i gamberi fritti.
Come è meglio bere il Moscato?
Si pensa che il Moscato vada bevuto giovane. In realtà esistono vini come il Moscato d’Asti che possono affinare molto bene in bottiglia. Va servito freddo, ad una temperatura di 8-10°.